“Il metodo di trading migliore consiste nell’approfittare dell’avidità e della paura della folla.” John Templeton
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -1,31%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono divergenti: Nasdaq +0,28%, per l’S&P 500 -0,05% e per il Dow Jones -0,13% circa.
Perché il mercato ha chiuso negativo nell’ultima sessione a Wall Street?
L’S&P 500 ha chiuso sul minimo delle ultime 4 settimane.
Il Dow Jones ha chiuso sul minimo degli ultimi 2 mesi.
I commenti da falco del presidente della Fed di St. Louis Bullard venerdì hanno accresciuto i timori che la Fed possa essere più vicina alla riduzione del QE di quanto si pensasse in precedenza.
Il presidente della Fed di St. Louis Bullard ha affermato che il FOMC “è stato sorpreso da una crescita più forte del previsto negli ultimi sei mesi con più inflazione di quanto ci aspettassimo, ed è naturale che abbiamo inclinato un po’ più da falco qui.”
Le perdite nel Nasdaq 100 sono state contenute in quanto i gestori di fondi azionari continuano a passare dai titoli ciclici ai titoli tecnologici. Ad aumentare la volatilità delle azioni ha contribuito la quadrupla scadenza di venerdì e opzioni su indici azionari.
Il calo dei titoli bancari di venerdì ha pesato sul mercato in generale.
Morgan Stanley ha chiuso in calo di oltre il -4%.
Goldman Sachs ha chiuso in calo di oltre il -3%.
Bank of America, JPMorgan Chase, Wells Fargo e Fifth Third Bancorp hanno chiuso tutti in calo di oltre il -2%.
Anche il settore dei titoli tecnologici ha accusato il colpo.
Micron Technology, Applied Materials , Lam Research e NetApp, che hanno tutti chiuso oltre il -4%.
Intel ha chiuso in calo di oltre -2% dopo che la banca d’affari Jeffries ha ridotto il suo obiettivo di prezzo del titolo a $54 da $59, citando il crescente rischio competitivo di Nvidia e Advanced Micro Devices.
Cosa ha invece aiutato il mercato nell’ultima sessione?
Lennar ha chiuso in rialzo di oltre il +3%. Maggior rialzo dell’S&P 500 dopo che JPMorgan Chase ha portato il titolo a “over-weight” da neutrale e ha aumentato il suo obiettivo di prezzo sul titolo a $ 141 da $ 115.
Adobe ha chiuso in rialzo di oltre il +2% venerdì dopo che la società giovedì ha riportato un EOS del secondo trimestre di $ 3,03, migliore del consenso di $ 2,82, e quindi prevedeva un EPS del terzo trimestre di $ 3,00, più forte del consenso di $ 2,90.
Il mercato azionario sta avendo il sostegno dell’ottimismo secondo cui un ritmo più rapido delle vaccinazioni in tutto il mondo contro il Covid porterà a un allentamento delle restrizioni e continueranno a stimolare l’attività economica.
L’agenzia sanitaria tedesca Koch Institute ha dichiarato che i decessi giornalieri per Covid in Germania sono scesi a 18 domenica, il numero più basso in 8 mesi.
La media di 7 giorni delle nuove infezioni da Covid negli Stati Uniti venerdì è scesa al minimo di 15 mesi a 11.412. A livello globale, le infezioni da Covid sono ora pari a 178 milioni, con morti che superano i 3.859.000.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
Lo scenario sembra sia completamente cambiato in tre giorni.
Gli investitori stanno ancora ricalibrando le loro mosse dopo il segnale dato dalla Federal Reserve la scorsa settimana che potrebbe aumentare gli attuali tassi ultra-bassi prima di quanto ci si aspettasse. Questo ha contribuito a spingere il Dow Jones Industrial verso la sua peggiore perdita settimanale dallo scorso ottobre.
Chiaramente una parte importante della missione della Fed è di tenere i prezzi sotto controllo. Il timore è sempre stato che l’inflazione in crescita possa spingere le banche centrali a ridurre il generoso sostegno che ha portato i mercati sui massimi recenti.
Fino alla sua ultima riunione politica, la settimana scorsa, la Fed aveva indicato che considerava i recenti aumenti dei prezzi come transitori e avrebbe lasciato correre l’economia in ripresa.
Ora la notizia è che sta prevedendo di alzare i tassi di interesse ben due volte nel 2023.
Adesso è naturale pensare che il passaggio a una tempistica anticipata per un rialzo dei tassi, accompagnato anche da una revisione al rialzo delle previsioni sull’inflazione di base al 3%, sembra suggerire che la Fed possa essere invece preoccupata per le pressioni inflazionistiche.
Questo cambia lo scenario della sua precedente posizione di lasciare che l’inflazione potesse crescere.
D’altra parte, questo altro non è che un riconoscimento che l’economia in ripresa con prezzi quasi record per case e mercato azionario potrebbe non aver più tanto bisogno di tassi ultra-bassi ancora per molto.
In ogni caso nell’immediato qualsiasi riduzione del supporto della Fed sarebbe un grande cambiamento per i mercati, che non dimentichiamolo hanno prosperato su tassi ultra-bassi per più di un anno.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’S&P 500 è sceso di 55,39 punti a 4.166,46 per un -1,31%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 14 giugno.
Il Dow Jones è sceso di 533,37 punti a 33.290,09 per un -1,58%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.
Il Nasdaq ha perso 130,97 punti, o -0,92%, a 14.030,38. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 14 giugno.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,40% dall’1,43% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 99$ ed adesso si attesta sui $1779 dollari.
Il prezzo del greggio americano è salito di 45 centesimi chiudendo a 72,09 dollari al barile.
L’indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 21,04 allontanandosi dal minimo di 15,04 nuovo minimo degli ultimi quattro anni.
Dopo avere letto questa analisi vi invito a prendere visione dei miei 4 portafogli.
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