Ferrari NV

Profondo rosso per Ferrari

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Che qualcosa stesse cambiando si era già intuito a febbraio 2025, quando la configurazione ribassista formata a metà mese aveva innescato una discesa importante: da 492 fino a 347, in scia ai dazi annunciati da Trump e alla famosa tabella pubblicata a inizio aprile.
Da lì in poi, il titolo ha oscillato in modo piuttosto nervoso tra 375 e 445, mostrando un mercato incerto e privo di direzionalità.
La scorsa settimana, però, è arrivato il cedimento dell’area 375, spinto dalle indicazioni deludenti comunicate dalla società durante il Capital Markets Day.
Osservando la trendline principale, si nota che di strada ne resta ancora parecchia prima che il titolo possa “riprendere fiato”.
Tuttavia, vale la pena sottolineare come Ferrari, nelle fasi ribassiste, abbia spesso mostrato una capacità notevole di recuperare rapidamente le bande di Bollinger una volta violate: un comportamento tipico dei titoli solidi, dove le discese violente tendono spesso a essere seguite da rimbalzi tecnici altrettanto rapidi.
Area 300, seppur ancora distante dai prezzi attuali, rappresenta un supporto tecnico di grande rilievo, difficilmente destinato a cedere al primo tentativo.
Inoltre, il 4 novembre è attesa la trimestrale: un appuntamento chiave che potrebbe riportare un po’ di attenzione e volatilità sul titolo, offrendo nuovi spunti operativi.
Nel frattempo, la parola d’ordine resta pazienza. Dopo una correzione così profonda, il titolo potrebbe aver bisogno di tempo per costruire una base solida da cui ripartire.

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