Seduta contrastata ieri a Wall Street, con il Dow Jones che chiude in territorio positivo mentre S&P500 e Nasdaq registrano un calo sostanziale per la seconda seduta consecutiva. A pesare su questi ultimi due listini sono stati i dati trimestrali di Meta ed Amazon, che hanno registrato utili e ricavi in netto calo.
L'utile netto di Meta nel terzo trimestre è sceso del 52%, mentre i ricavi di Amazon sono calati del 15%.
Il Dow Jones è stato invece sorretto dalle buone sensazioni sull’economia americana, poiché il PIL del terzo trimestre e cresciuto più del previsto.
Questo significa che l’America non è più in recessione tecnica e quindi il picco inflazionistico potrebbe già essere stato raggiunto.
Al di là dei tecnicismi va però sottolineato come continuano sul fronte opposto ad arrivare continui segnali di rallentamento dell'economia, causati dai precedenti aumenti dei tassi; questo aumento del PIL è in gran parte attribuibile a un restringimento del disavanzo commerciale, dovuto alla diminuzione della domanda di importazioni e all'aumento delle esportazioni.
Ieri il future sul Nasdaq 100 ha chiuso la seduta a 11.235 punti, in calo dell’1.85%. A livello grafico possiamo facilmente notare come il mercato sia stato respinto dalla resistenza a 11.750 punti, livello peraltro segnalato nella scorsa analisi.
Sempre nell’analisi di lunedì avevamo sottolineato che se il mercato sarebbe tornato sotto gli 11.300 punti avremmo dovuto attenderci un retest degli 11.000 punti.
Il Nasdaq sia ieri che oggi sta testando tale supporto e ora va prestata particolare attenzione poiché un eventuale breakout al ribasso alimenterebbe ulteriore debolezza, con target 10.750 e a seguire il test dei minimi a 10.500 punti.
In caso di difesa oggi di quota 11.000 punti, con inversione di prezzo in chiusura e formazione di una candela resistiva sui livelli attuali sarà possibile attendersi un rimbalzo nella prossima ottava, con primo target a 11.450 punti (target già segnalato e centrato nella seduta di lunedì) ed in estensione 11.750 punti.
Non vi sono molti altri spunti al momento su questo sottostante, di grand lunga il listino a forza relativa minore tra i principali di Wall Street e che sconta in questo momento il forte divario tra le performances dei titoli “value” rispetto ai titoli “growth”.
Fino a che il mercato non riuscirà a recuperare e consolidare sopra quota 11.750 punti, sarà difficile attendersi un movimento direzionale al rialzo piuttosto consistente; in tal caso la prossima resistenza chiave nonché primo target è a quota 12.200 punti.
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