In quasi 22 anni che faccio questo lavoro non ho mai visto un mercato che non fosse forte prima di scendere e debole prima di salire
Può sembrare strano e contro intuitivo ma, per questo motivo, il conflitto tra comprare o vendere non è minimamente dirimibile a livello predittivo ma solo a livello comportamentale.
A livello predittivo si è infatti continuamente influenzati da quello che sembra e, naturalmente, prima di una discesa, come detto, quello che sembra è che si salga; prima di una salita, quello che sembra è che si scenda. Perché effettivamente è così: non si può scendere se non si è saliti prima e non si può salire se non si è prima scesi. Il livello predittivo quindi porta inevitabilmente in errore perché è soggettivo, anche quando si guardano i grafici.
Il livello comportamentale è invece oggettivo, non si può sbagliare: se io decido che non comprerò perché non rientra nella mia strategia, è oggettivo che applicherò il piano: qualsiasi cosa succeda non comprerò. Il mio livello di stress è annullato perché sto facendo ciò che è oggettivamente giusto.
Nel contesto attuale, come anche scritto nell’ articolo precedente “Ftse Mib: i perché di una ricerca short”, se la mia strategia comportamentale è quella di entrare all’ inizio di un nuovo trend perché un nuovo trend porta normalmente più spazio davanti a sé in termini di punti, essendo il trend in corso fino a questo momento innegabilmente rialzista fin da 16.000 punti di fib (Figura principale), non cercherò un long bensì uno short. Molto semplicemente. E qui arriva la domanda trabocchetto, che farà cadere i più: “E se il mercato andrà a 24.000, e se andrà a 27.000, e se andrà ….?” Risposta molto semplice: “Mi perderò il movimento, tranquillamente”. Infatti se è giusto non comprare è giusto a prescindere, dovunque andrà il mercato. Ricordate? Il conflitto non si risolve a livello previsionale, ma la certezza e la tranquillità esiste solo a livello comportamentale. Il comportamento giusto da tenere da tranquillità e sicurezza.
Alcuni mi chiedono: “Perché siete così convinti che scenderà?” Ma noi non siamo minimamente convinti che scenderà. Siamo assolutamente convinti che non sia giusto entrare long qui se si vuole prendere un nuovo trend e che entreremo short solo utilizzando un segnale short che ci dia le probabilità volute. Altrimenti siamo convinti che non faremo niente. Siamo convinti, repetita iuvant, del comportamento futuro da tenere e, soprattutto, che eseguiremo tale comportamento.
Cosa succederebbe se invece stessimo nel mondo delle idee? Che compreremmo se pensassimo che la previsione giusta fosse quella di Figura 2
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
E che venderemmo se pensassimo che la previsione giusta fosse invece quella di Figura 3.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Faremmo qualcosa su un disegno che inizialmente avremmo creduto vero ma che ci saremmo accorti ,inevitabilmente, di essercelo solo immaginato poi, quando la realtà non sarebbe corrisposta in tutto e per tutto al nostro quadro mentale.
Tutto ciò porta stress, dubbi e grosse angosce perché non è oggettivo. Infatti quale delle due possibilità, 24.000 o 19.000, è la più probabile adesso? In assenza di segnale non si sa. In assenza di segnale è solo immaginata. No grazie! Preferiamo essere sicuri. Essere certi che pianifichiamo uno short ma che entreremo solo con le probabilità cercate ( se avremo un segnale ); che utilizzeremo il giusto quantitativo; i giusti stop-loss; che anche usciremo nel punto giusto perché adotteremo un comportamento metodico e non discrezionale. Di certo non è un atteggiamento ondivago che varia a seconda dei flutti di impressioni del mercato ma molto fermo. E umile: non sei un guru, non sai dove andrà il mercato; però sai già ora come ti comporterai.
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