Siamo ormai giunti al termine di un'altra settimana ad alta volatilità. Il coronavirus, purtroppo, in questo momento rappresenta la questione più stringente e potrebbe rappresentare una spina nel fianco dei mercati per molto tempo. Le implicazioni economiche cominciano a farsi sentire, tanto in Cina quanto in Europa. Ma ciò che temono maggiormente gli operatori e che l'epidemia possa propagarsi rapidamente agli USA, ovvero alla prima economia mondiale.
In tal senso abbiamo vissuto sessioni convulse, che dopo i rumors hanno confermato le prime impattanti azioni delle Banche Centrali: il taglio tassi è partito dalla RBA, passando per la BoC e ovviamente per la FED. In quest'ultimo caso si è trattato di un vero e proprio colpo a sorpresa, visto e considerato che è stato definito un taglio di 50 punti base "emergenziale". E' bene ricordare che azioni di questo tipo furono intraprese in periodi recessivi, l'ultima volta fu nel 2008. Ma se il board del FOMC pensava di ottenere una reazione positiva beh, probabilmente è rimasto deluso. Il mercato non ha reagito come ci si poteva aspettare, i rendimenti obbligazionari sono crollati (il decennale ben sotto l'1%, quello americano ovviamente) e il differenziale tassi si è riversato sul Dollaro USA portandolo pesantemente al ribasso.
In quest'ottica si sta creando una dicotomia pesante: banche centrali che hanno ancora margini di manovra, altre che invece non dovrebbero averne. Ci riferimento, in quest'ultimo caso, alla BCE e alla BoJ, che hanno tassi ancora ai minimi e ci si interroga quale possa essere la soluzione. Per questo motivo le due valute di riferimento, EUR e JPY, continuano ad apprezzarsi. La nostra valuta, osservando un grafico settimanale, evidenzia due candele rialziste enormi e quella che sta per chiudersi è giunta a uno snodo cruciale: siamo prossimi al livello di 1,14.
Come si evincerà dal grafico, siamo a ridosso di cluster volumetrici molto forti, segno evidente che l'area tra 1,1350 e 1,14 è una fortissima resistenza. Probabilmente non si riuscirà ad andare oltre, per oggi almeno, ragion per cui la prossima settimana potrebbe darci tante risposte. Se dovesse rompere la resistenza potrebbe accelerare con forza, puntando verso quota 1,17. Al contrario, se dovesse reagire al ribasso potrebbe tornare sui livelli pre spinta e quindi nel range compreso tra 1,10 e 1,11. Per poter capire quale sarà il movimento in canna dovremo attendere la prossima settimana ed eventuali pronunciamenti da parte della BCE. Restate sintonizzati...
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