Post stacco del dividendo abbiamo assistenzo ad un forte sell-off sulle azioni Enel, alimentato anche dalla risalita dei rendimenti dei titoli di stato italiani e dai timori sulla tenuta dei prezzi spot dell'energia elettrica in Europa.
Al di la dell'effetto delle notizie, ritengo che questo movimento fosse in gran parte prevedibile a causa del lungo periodo di permanenza in area di ipercomprato (cerchio arancione nel grafico RSI(14)): quando ciò si verifica solitamente assistiamo ad un ritracciamento verso l'ipervenduto (cerchio verde) per poi tornare su valori medi.
Attulamente il valore di RSI(14) su grafico giornaliero si trova vicino ai minimi storici mentre il prezzo è nei dintorni del supporto dinamico (rettu blu obliqua).
Prevedo pertanto un rimbalzo del prezzo verso il golden pocket (area di ritracciamento Fibonacci 0,618-0,65), ossia nel range di prezzo 6,30-6,34, in attesa della trimestrale, che confermerà o meno il tred rialzista corrente.
Nel complesso la mia visione sul titolo rimane rialzista, anche in ottica temporale più lunga, a causa della discesa dei tassi di interesse BCE. Il rapporto di payout del dividendo Enel si situa storicamente intorno al 4,9%, mentre attualmente siamo su valori ben più alti della media (7,2% nel momento in cui si scrive). Il piano strategico 2024-26 prevede un dividendo minimo di 0,43 all'anno e non reputo plausibile un taglio dello stesso, stante la forte connessione politica della dirigenza dell'azienda con la maggioranza di governo e la difficoltà per quest'ultimo nel reperire risorse finanziarie. Pertanto ritengo quasi scontato un ritorno al rapporto di payout storico del 4,9% con un divendo dello 0,43 nei prossimi 24 mesi, ossia ad un livello di prezzo sugli 8,7€ (0,43/0,049).