BTC: cosa accadrebbe se crollasse l'S&P500?

Lo scoppio della bolla delle azioni statunitensi è tutt'altro che finita e gli investitori non dovrebbero essere troppo entusiasti di un forte inizio d'anno per il mercato, avverte Jeremy Grantham, co-fondatore di GMO. Secondo la sua opinione il valore dell'S&P 500 alla fine dell'anno dovrebbe essere di circa 3.200. Ciò equivarrebbe a un calo di quasi il 17% per il 2023. Grantham vede molte similitudini fra il periodo attuale e lo scoppio di bolle passate come il 1929, 1972 e 2000. Mentre la prima e più “facile” fase dello scoppio della bolla è finita, Grantham afferma che la fase successiva sarà più complicata

Perché dovrebbe interessare a noi crypto investitori? Perché come ben saprete l'andamento del prezzo di BTC è strettamente dipendente dall'andamento del mercato azionario statunitense, in maniera più o meno ampia a seconda del periodo di analisi. Naturalmente, un crollo dell'S&P500 difficilmente porterebbe benefici in termini di prezzo ai vari progetti listati su panorama blockchain. Secondo i nostri analisti la probabilità che il prezzo di BTC possa seguire un trend divergente rispetto a quello dell'S&P500 è altamente bassa. Questo perché in prossimità di questi eventi si è nella maggior parte dei casi verificato un drastico outflow di liquidità da circuito blockchain, che in contesti di BEAR market ha causato un drammatico calo delle valutazioni della maggior parte degli asset decentralizzati.
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