(PARTE 1 - CONTINUA)
Sul petrolio avevamo evidenziato in piu’ occasioni che il taglio di 9.7milioni di barili al giorno di produzione attuato dai paesi dell’OPEC+ non era sufficiente a colmare il divario tra domanda ed offerta. L’andamento della prima e’ espressione del rallentamento macro in atto e della paralisi del sistema economico mondiale. L’offerta, invece, e’ funzione delle attivita’ estrattive che, seppur ridotte rispetto a prima, continuano a produrre un surplus di petrolio che non trova piu’ collocazione fisica, soprattutto in USA.
Questo problema di storage, di immagazzinamento del petrolio in eccesso spiega i differenziali di prezzo sulla curva delle scadenze dei futures sul petrolio. Allo stesso tempo, spiega la differenza tra il prezzo del WTI (West Texas Intermediate) trattato a New York e del Brent trattato a Londra.
Lo sconto a cui quota il WTI che sulla scadenza di maggio e’ arrivato a toccare i 14 USD al barile e’ appunto epressione dell’enorme difficolta’ che trovano i produttori di petrolio a stivare la produzione. Alcuni scambi sul mercato fisico in USA sono stati fatti a 2 USD al barile e ben presto i produttori di petrolio finiranno per pagare il compratore perche’ i costi di storage finiscono per superare i costi di produzione.
Gli elevati costi di storage sono poi la causa dell’enorme differenziale tra le scadenze. Il petrolio con scadenza maggio quota 15.10 USD mentre quello con scadenza giugno quota 23.72 USD. La scadenza di luglio quota 28.63 USD al barile e quella di agosto, addirittura 30.81 USD.
Tali differenziali di prezzo sono il risultato del c.d. effetto contango, espressione, appunto degli elevati costi di storage del petrolio.
Esserne a conoscenza e’ indispensabile per chi vuole avvicinarsi a questo mondo acquistando ETF sul petrolio per “scommettere” sul rimbalzo. Gli ETF sul petrolio consentono all’investitore di investire sul petrolio tramite l’acquisto di ETF che pero’ investono sul mercato dei futures, pagando ad ogni mensilita’ il costo del roll. Se questo costo e’ inesistente nei trade di breve periodo, esso e’ molto penalizzante per chi vuole acquistare gli ETF come posizione di lungo periodo nei portafogli. Il loro prezzo, mese dopo mese, tendera’ a prezzare il costo pagato per il roll a scapito delle performance, che MAI replicheranno la performance registrata dal cash.
Di fatto, al momento il mercato del petrolio e’ un mercato non accessibile ai non addetti ai lavori, cioe’ a coloro che non riescono ad acquistare il petrolio fisico.
• OPERA SOLO quando le probabilità sono a tuo favore.
• LIMITA le perdite.
• MASSIMIZZA i profitti.
• RIGORE nel rispettare le REGOLE che ti sei dato.
• TREND IS YOUR FRIEND.