La crescita globale, che si era già raffreddata negli ultimi due anni, ha subito nel primo trimestre un duro colpo da parte del coronavirus. Indicatori ad alta frequenza come la domanda di carbone suggeriscono che l'economia cinese abbia subito un brusco rallentamento nel primo trimestre del 2020.
E poiché la Cina rappresenta il 17% del PIL globale, l'11% del commercio mondiale, il 9% del turismo globale e oltre il 40% della domanda globale di alcuni prodotti, gli spillover negativi nel resto del mondo sono considerevoli. Vi sono prove crescenti di forti cali del turismo, interruzioni della catena di approvvigionamento, debole domanda di materie prime e calo della fiducia dei consumatori.
Tra questi il petrolio che si trova in una situazione potenzialmente duplice: deficit di domanda e surplus di produzione. Nella prossima riunione dell'OPEC a giugno, gli arabi si sono detti pronti ad approfondire i tagli alla produzione. Alcuni investitori ritengono che vi sarà una ripresa a seguito della fine del lockdown globale.
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