Leonardo a otto giorni dalla pubblicazione della trimestrale e colpita recentemente da vendite pesanti rimbalza di quasi tre punti percentuali a attestandosi a quota 9.65.
A partire dal 4 ottobre scorso il titolo dal massimo relativo di 10.98 tocca in un solo mese i minimi di 9.05 lasciando sul terreno una perdita di quasi il 18 per cento.
Nonostante dunque la buona ripresa del volume di ordinativi Leonardo viene travolta dall'onda ribassista che coinvolge le maggiori piazze azionarie, riducendo il valore di oltre un 25 5 rispetto alle valutazioni fatte dalla maggioranza degli analisti che indicano un target price medio compresa tra 12 e 14 euro.
Per quanto riguarda l’analisi grafica l'andamento assunto dalle quotazioni riflette l’acuirsi dell pressione ribassista vigente che di fatto ha annullato l’eccellente recupero messo in atto dal titolo, a ridosso del minimo di 8.25 registrato a inizio luglio scorso.
Attualmente l’analisi delle configurazioni candlestick rivela la formazione di un counter attack bullish dalle dimensioni purtroppo insufficienti a colmare la distanza che separa i prezzi della resistenza di 10.15, livello fondamentale per invertire la debolezza di fondo del titolo.
Anche l’indicatore di trend Cci conferma l’impostazione discendente assunta dalle quotazioni, riportando una cifra negativa e una inclinazione dalla linea ancora bloccata nel canale adiacente formatosi i primi giorni di ottobre con la perdita di 10.25 eur.
La prospettiva è quella di una conferma del supporto appena formato di 9 .05 euro se l'andamento degli indici dovesse peggiore con il rischio di ulteriori cadute a ridosso dei minimi relativi di medio termine a 8.20 euro.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere il consolidamento dei supporti prima di rischiare nuove posizioni rialziste oppure sfruttare eventuali cali sottoquota 9 euro accumulando da questo livello il titolo in portafoglio .
Per le posizioni short: in vista della pubblicazione della trimestrale attesa tra una settimana è possibile cogliere l'opportunità offerta dal potenziale incremento di volatilità dei prezzi acquistando opzioni sia put che call, strike 9.50 euro e scadenza dicembre 2018, con rendimenti potenziali amplificati dalla leva a fronte di un basso costo dei premi pagati.
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