La chiusura di venerdì ha lasciato i mercati con un interrogativo: perché una reazione negativa dopo l'annuncio di dazi da parte di Trump, decisamente inferiori alle attese? La notizia dei dazi del 10% sulla Cina, anziché il 50% paventato in campagna elettorale, avrebbe dovuto generare un'ondata di sollievo. Invece, abbiamo assistito a una chiusura ribassista, soprattutto per quanto riguarda l'euro, che ha risentito di questa inaspettata avversione al rischio. L'annuncio iniziale di dazi del 50% sulla Cina aveva creato grande incertezza e timore. L'effettiva imposizione di dazi del 10% dovrebbe, in teoria, essere vista come una vittoria per i mercati, un compromesso più gestibile. Tuttavia, la reazione non è stata quella prevista. Questo suggerisce che i mercati potrebbero aver già scontato questo scenario o che altri fattori stiano influenzando il sentiment. Prospettive per la Prossima Settimana
La prossima settimana sarà cruciale per capire se la reazione di venerdì è stata un'anomalia temporanea o un segnale di una più profonda avversione al rischio.
-Recupero dell'Euro: Se la notizia dei dazi più contenuti verrà assimilata positivamente, potremmo assistere a un recupero dell'euro. Il mercato potrebbe iniziare a considerare il 10% come un segnale di distensione e una base per una ripresa del commercio globale. -Lateralizzazione o Ulteriore Debolezza: In caso contrario, l'euro potrebbe continuare a oscillare in un range laterale o addirittura mostrare ulteriore debolezza, riflettendo la preoccupazione per la crescita economica europea. -Attenzione ai Dati Macro: I dati macroeconomici in arrivo saranno fondamentali per definire il trend. L'attenzione sarà rivolta agli indici di fiducia dei consumatori, all'inflazione e alle decisioni delle banche centrali.
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