Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale venerdì hanno registrato una seduta complessivamente caratterizzata dai ribassi. A catalizzare l’attenzione degli investitori sono stati i dati del mercato del lavoro USA. A luglio le buste paga del settore non agricolo si sono attestate a 187mila unità, al di sotto delle attese a 200mila. La rilevazione di giugno è stata rivista da 209 a 185mila unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5% dal 3,6%, mentre i salari medi orari hanno registrato un aumento dello 0,4% (stime +0,3%, precedente +0,4%). Su base annuale la crescita è stata pari al 4,4%, in linea con il mese precedente e oltre le attese al 4,2%. Questi dati verranno attentamente monitorati dalla Fed in vista della prossima riunione del 19-20 settembre, che sarà preceduta dal simposio di Jackson Hole (24-26 agosto). Le attenzioni degli investitori sono state rivolte anche alle ultime dichiarazioni della BCE. L’Eurotower ha affermato che l’inflazione core ha probabilmente raggiunto il picco nella prima metà dell’anno. Philip Lane, capo economista della BCE, si è detto fiducioso che l’inflazione calerà significativamente nei prossimi mesi, ma il ritorno all’obiettivo del 2% è visto indicativamente per il 2025. I tassi di interesse sono vicini al loro picco. Questa settimana l’appuntamento più atteso sarà quello con l’inflazione USA di luglio, in agenda giovedì. Gli analisti si aspettano che l’indice dei prezzi al consumo si attesterà al 3,3% a/a. Il dato core, la misurazione preferita della Fed, è atteso in linea con la precedente rilevazione, al 4,8% a/a.
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