Nell'ultimo periodo l'euro si è dimostrato molto forte, con il cambio eur/usd che ha sfiorato quota 1.20.
Ci sono alcune buone ragioni per cui l'Euro e in particolare il cambio eur/usd continua a dimostrarsi forte.
La politica monetaria divergente tra la Banca Centrale Europea (BCE) e la Federal Reserve (FED) è al momento netta, con la Fed che sta attuando politiche monetarie accomodanti, stampando tantissimo denaro, a differenza della BCE molto più prudente in materia di stimoli monetari.
Gli stimoli monetari Della FED, al momento sono nettamente superiori a quelli della Bce.
Inoltre la situazione del debito, è adesso nettamente a favore della Europa, che ha, facendo la media dei singoli paesi, un rapporto debito/pil più basso rispetto agli Stati Uniti.
Da questo grafico è possibile capire come il futuro per l'euro sia roseo, con ancora possibilità di rafforzarsi nei confronti del dollaro.
Uno dei modi poco conosciuti per capire i movimenti del cambio eur/usd è osservare contemporaneamente due grafici, eur/usd e il differenziale di rendimento tedesco 10-2 anni.
In linea blu abbiamo le quotazioni dì eur/usd, in linea arancione il differenziale di rendimento dei Bond tedeschi 10-2 anni.
Abbiamo preso come riferimento la Germania, in quanto è la maggiore economia dell'euro zona con quasi il 30% del PIL apportato.
Ricordiamo che tra il differenziale di rendimento 10-2 dei bond tedeschi e l'euro esiste una correlazione inversa.
Quindi più è basso il rendimento, più eur/usd dovrebbe rafforzarsi.
Come vedete in grafico, il differenziale di rendimento è ai minimi storici a 0.25%.
Il Bond tedesco viene quindi considerato con uno dei più sicuri al mondo, ed è proprio per questo che i rendimenti di bond tedeschi sono bassissimi.
Questo forza dei bond rafforza eur/usd.
Con il differenziale ai minimi storici già prima dell'estate 2020 era facile ipotizzare un rialzo di eur/usd che prontamente è arrivato, passando da 1.08 a quasi 1.20 in pochi mesi.
Finché i rendimenti dei bond tedeschi rimarranno cosi bassi e la politica monetaria della BCE rimarrà meno Accomandante rispetto a quella della FED il rafforzamento dell'euro negli anni a venire sarà assicurato, con Eur/usd destinato a chiudere l'anno sopra quota 1.20
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